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Visualizzazione dei post da febbraio, 2025

UNA VOCE IN PIU

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  È uscito il primo numero di Oltre i confini magazine , il semestrale voluto dalla redazione, allargata, del giornale che da anni esce allegato a Il Cittadino di Monza e Brianza. Parlare del carcere, dei suoi problemi ma anche delle, poche ma ci sono, belle cose che lo animano e, soprattutto, delle persone che lo abitano o che vi hanno a che fare, non è mai sufficiente. “Fuori” devono sapere che c’è un luogo come questo, un quartiere della città fatto di mura alte, di camere piccole, di aule, di spazi gioco, di giardini, come ce ne sono in tutti i quartieri, ma chiuso, per noi troppo chiuso, dove vivono centinaia di persone. Persone come tutti noi, ma che hanno sbagliato, a volte tanto. Sbagli che stanno pagando, a volte troppo duramente. Ma che hanno una dignità. Dignità che, purtroppo qualche volta gli hanno tolto. Vogliamo farne uno strumento che possa accogliere voci diverse, tante voci. Voci che possano fare riflessioni su un luogo difficile da vivere e con il quale comunq...

La stella e l'arcobaleno di M.V.

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  Non so da quanto tempo sto qui. So solo che poco alla volta la luce è diventata un ricordo. Qui dentro i colori non esistono più. Il primo a svanire è stato il giallo, poi a seguire verde, il rosso e il blu. Diventa tutto scuro, tutto nero. Anche l'aria svanisce.  Ho trattenuto il fiato all'ingresso pensando di poter rimanere in apnea all'infinito. Ogni sera sento al voglia di respirare aria fresca, di rivedere la luce della mia stella ed i colori dell'arcobaleno.  Poi finalmente un giorno arriva il colloquio. La vedo, vestita come sempre nei suoi colori gentili. Per l'emozione una parte del suo viso prese il colore dei suoi capelli. Tutto ciò che aveva dentro di lei cercava disperatamente di uscire attraverso i suoi meravigliosi occhi. Il mio cuore era diventato un elastico. Avevo dentro un groviglio di emozioni. Fu il momento più bello della mia vita. Quando se ne andò via, la luce tornò ad affievolirsi, i colori a svanire. Feci ancora una volta un respiro dell...

VIETATO SPOSARSI di G. D'Adda

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  Era tutto pronto il 24 febbraio scorso a Bovolone (VR) per il matrimonio di Ion Nicole con Micaela Tosato, ma all’ultimo momento tutto è saltato. A lui, all’ultimo momento, il giudice di sorveglianza ha proibito di uscire da Rebibbia. “Sposatevi qui”, ha sentenziato. All’aria festa, pranzo, invitati, sindaco, pubblicazioni. Ion, fine pena 2027, trasferito pochi mesi fa dal carcere di Mortorio (VR), ha minacciato, e tentato, più volte di suicidarsi. Ma è un detenuto modello: ha intrapreso un percorso di giustizia riparativa, scontata la pena ha un posto di lavoro. Ma non è bastato. Il permesso di uscire viene concesso in caso di imminente pericolo di vita di familiari o per eventi familiari di particolare gravità. Giustamente il permesso di visitare la madre è stato dato pochi mesi fa a Chicco Forti due giorni dopo essere sbarcato in Italia. Allora perché non a Ion? Due pesi due misure. In carcere, purtroppo, capita spesso.  

UMANIZZAZIONE DELLE CARCERI “LA CULTURA AL CENTRO” di Antonetta Carrabs

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                                                      LA CULTURA AL CENTRO                                                                                                                              Ph Francesca Ripamonti Il ciclo di incontri con gli autori è promosso dalla redazione Oltre i confini della Casa Circondariale Sanquirico di Monza. I “giornalisti” del carcere avranno modo di intervistare gli autori e recensire le proprie opere.  Gli articoli saranno pubblicati sull’inserto trimestrale allegato a Il Cittadino di Monza e della B...

DIMINUISCONO GLI OMICIDI, BENE MA AUMENTANO I DELITTI DEI MINORENNI E I GRANDI CHE FANNO?

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In Italia si ammazza di meno che in tutta Europa. E non di poco. Il rapporto tra omicidi ogni 100 abitanti è di 0,55 mentre la media europea è dell’0,87. Invece crescono, e non di poco, i delitti compiuti dai minorenni. Sono questi i due dati, clamorosi, che emergono dall’ultimo rapporto diffuso da Criminalpol e Polizia. Si impongono allora due considerazioni. La prima: perché, di fronte a un dato così evidente - in dieci anni gli omicidi sono calati del 33 per cento, dai 475 nel 2015 ai 319 del 2024 – i governi, soprattutto l’attuale, si accaniscono approvando sempre più leggi che aumentano, e non di poco, il numero dei reati penali e gli anni di quelle già vigenti? Da qui il sempre più pesante affollamento delle carceri, unico strumento purtroppo oggi usato per far scontare le pene contravvenendo ai dettami della Costituzione. La seconda: l’aumento dei delitti compiuti da minorenni - dal 4 per cento del 2023 all’11 nel 2024 - e, peggio ancora, il numero di vittime sotto i 18 an...

LA MATTANZA CONTINUA - 14 SUICIDI IN 50 GIORNI

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L’anno scorso erano stati 90, un tragico record. Quest’anno, in un mese e mezzo, sono già 14. Sono le persone carcerate che si sono suicidate. Lo gridano i Garanti territoriali delle persone private della libertà. Che nel contempo denunciano il silenzio assordante della politica, tutta, e della società civile ugualmente tutta. Le cause sono note da tempo. Innanzitutto il sovraffollamento: su 47.000 posti disponibili oggi ci sono 61.916 carcerati. Tutti colpevoli? No, il 30 per cento sono in attesa di giudizio. Quindi non dovrebbero stare in cella. Come non dovrebbero dormire in una branda pulciosa anche le migliaia di persone con gravi problemi psichici (il 40 per cento dei detenuti). La risposta gridata a gran voce dai Garanti (che il 3 marzo una giornata di protesta nazionale) è l’uscita in tempi brevi dei detenuti che hanno ancora meno di un anno di detenzione. E misure alternative per i 19.000 detenuti che stanno scontando una pena sotto i tre anni. Ma vi immaginate quelli che ur...

Numero 8/25 23 febbraio 2025 VII domenica del Tempo Ordinario Settimanale di varia umanità carceraria C.C. di Monza

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Ogni settimana riceviamo dal cappellano del carcere di Monza Don Tiziano Vimercati contributi "del tempo ordinario, settimanali di varia umanità" che vengono letti ai detenuti durante la messa della domenica. Abbiamo deciso di pubblicarli sul nostro blog perchè riteniamo siano ulteriori testimonianze della vita carceraria. Anche quando è impossibile amare Non sto qui a dire che il vangelo di oggi ci mette con le spalle al muro e, in modo evidente, ci ricorda quanto siamo lontani dalle parole di Gesù, non solo perché ci sembrano troppo impegnative ma neanche condivisibili. Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, a chi ti percuote sulla guancia offri anche l’altra... Cerco di capire come sia possibile seguire quanto ci dice Gesù, quale sia la strada che ci può sostenere nell’amare anche i nemici, di dare a chi chiede anche se non potrà restituire nulla, la strada per essere misericordiosi come lo è il Padre nostro. Una riflessione letta tanti anni fa mi ha ...

Numero 7/25 16 febbraio 2025 VI domenica del Tempo Ordinari - Settimanale di varia umanità carceraria C.C. di Monza

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Ogni settimana riceviamo dal cappellano del carcere di Monza Don Tiziano Vimercati contributi "del tempo ordinario, settimanali di varia umanità" che vengono letti ai detenuti durante la messa della domenica. Abbiamo deciso di pubblicarli sul nostro blog perché riteniamo siano ulteriori testimonianze della vita carceraria. Beati i poveri, o no?  Gesù non sta dividendo gli uomini in poveri (che sarebbero benedetti) e ricchi (per i quali si rattrista). Troppo semplice: non rende giustizia della realtà che è molto più complessa. Nel vangelo delle beatitudini, secondo il racconto di Luca, Gesù aggiunge il giudizio circa i ricchi pieni di sé oltre che di ricchezze materiali, convinti di bastare a se stessi e di poter fare a meno anche di Dio, sazi di ogni bene, felici e contenti tra fratelli che mancano del necessario e da tempo hanno dimenticato il sorriso. Guai a voi, ricchi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangeret...

Numero 6/25 9 febbraio 2025 V domenica del Tempo Ordinario Settimanale di varia umanità carceraria C.C. di Monza

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Ogni settimana riceviamo dal cappellano del carcere di Monza Don Tiziano Vimercati contributi "del tempo ordinario, settimanali di varia umanità" che vengono letti ai detenuti durante la messa della domenica. Abbiamo deciso di pubblicarli sul nostro blog perché riteniamo siano ulteriori testimonianze della vita carceraria. Prendi il largo  Due barche piene di pesci, pescati dopo una notte infruttuosa, non è roba da poco. Ma presto tutti quei pesci sarebbero terminati. E di nuovo si dovrà passare la notte gettando le reti. Sperando che  abbocchino, se non proprio da riempire due barche, almeno per garantire il sufficiente per vivere. Penso a un mio amico pescatore (per diletto). Il suo volto è raggiante quando torna con un numero incredibile di pesci (poveri pesci). Abboccavano che era una meraviglia, fin troppo facile. Condivide poi con parenti e amici il frutto della pesca fortunata. Quando però torna a mani vuote sul volto si legge la delusione e il fallimento. Oggi proprio...

Versi di L.C.

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    “ Ovvero, quando sei solo e diacciato  una calda zuppa di ortiche ti salverà”   “Le ortiche crescono solo nel terreno  di coloro che hanno sofferto l'autentico dolore. “  "Qual giardino sarebbe se non vi fossero ortiche  che colorano di verde brunato il cielo?”   “L'urente dolore ci ricorda  la limpida acqua che lo spegnerà “  "Gustoso è il pane appena sfornato caldo  miscelato con ortica nativa che del tutto ha perso il suo  urente alito  per donarci solo la fragrante delizia della sua verde crosta  del suo pungente profumo” “Siamo stati in mezzo ad un campo di ortiche  e, inaspettatamente, nulla abbiamo avvertito.  Stupiti, abbiamo cercato di scoprire il perché:  una corazza di libertà e un vello di puro amore furono la nostra tentazione."   " Abbiamo osservato l'ortica e ci siamo chiesti perché essa dovesse bruciare la cute. La risposta non era in lei  ma nel nostro “essere” urt...

CUCINARE IN CARCERE AGUZZA L’INGEGNO

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Non è facile cucinare in carcere per chi, oltre al vitto fornito dalla direzione carceraria vuole integrarlo, o sostituirlo, con la spesa allo spaccio dell’istituto, il cosiddetto sovravvitto. Poi bisogna cucinarlo, ma non tutti gli attrezzi sono disponibili. Si devono costruire con quello che si ha a disposizione. Che non è tanto. Ecco allora che interviene l’ingegno dei carcerati.  Per esempio c’è chi vuole dotarsi, come me, di un forno per cucinare torte, pizze, lasagne, cannelloni, carne con patate, pollo, parmigiana di melanzane. Il forno si costruisce così. Si acquistano tre fornelli da campeggio e un pezzo di carta stagnola. Alla stagnola si dà la forma di un cappello da muratore, la classica barchetta.  Si mettono i tre fornelli in fila e sopra quello di mezzo si sistema un vecchio coperchio che ha la funzione dello spaccafuoco, gli altri sono a fiamma libera.  Sopra lo spaccafuoco si posa una teglia con la pietanza che si vuole cuocere. Sopra i tre fuochi si si...

Numero 5/25 2 febbraio 2025 Presentazione del Signore -Settimanale di varia umanità carceraria C.C. di Monza

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Ogni settimana riceviamo dal cappellano del carcere di Monza Don Tiziano Vimercati contributi "del tempo ordinario, settimanali di varia umanità" che vengono letti ai detenuti durante la messa della domenica. Abbiamo deciso di pubblicarli sul nostro blog perché riteniamo siano ulteriori testimonianze della vita carceraria. Lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace . Maria e Giuseppe, da bravi ebrei credenti e osservanti, finiti i giorni della loro purificazione rituale, portarono Gesù al tempio per presentarlo al Signore. La legge di Mosè chiedeva che ogni bambino primogenito fosse consacrato a Dio. Questo perché un figlio era considerato il dono più prezioso che Dio potesse fare a una coppia di sposi e dunque, presentandolo al Signore, si riconosceva che solo Dio è autore e fonte della vita, e che ogni bambino che nasce appartiene pur sempre a Dio. Un rito molto semplice ma che esprimeva questa grande realtà. Qualcosa di insolito avviene durante il rito della presenta...