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Visualizzazione dei post da aprile, 2025

Settimanale di varia umanità carceraria C.C. di Monza Numero 17/25 27 aprile 2025 Seconda domenica di Pasqua

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  Credenti, non credenti   Facciamo troppo in fretta a definire l’apostolo Tommaso come incredulo. Ci può stare, se nella sua incredulità ci ritroviamo un po’ tutti, compresi gli altri apostoli. In effetti Tommaso, stando al vangelo di oggi, manifesta pubblicamente la fatica di credere che Gesù sia veramente risorto. Ma la sua incredulità nasceva dal desiderio di incontrare di persona, come gli altri apostoli, quel Gesù risorto che tanto aveva amato in vita. Di sicuro non comprendeva tutte le parole pronunciate da Gesù, qualche volta le avrà pure fraintese, eppure per Lui era pronto a morire: Andiamo anche noi a morire con Lui (Gv 11,16). Tommaso, insieme agli apostoli, voleva accompagnare Gesù in un viaggio che  sembrava pericoloso, pieno di insidie. Pronto a morire per Lui: amicizia e affetto, segni di una vita condivisa, un legame che si era fatto molto forte. Di Gesù ci si poteva fidare. Però, la morte e la risurrezione del Maestro, anche se annunciate, erano troppo a...

COLLOQUI INTIMI? di Giancarlo D'Adda

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  Letto matrimoniale, televisore, bagno, doccia, due sedie, un tavolino li ha messi l’amministrazione. Asciugamani, lenzuola e federe li ha portati la compagna. Era approntata così la “stanza dell’amore” del carcere di Terni allestita pochi giorni fa per rendere concreto quello che la Corte costituzionale ha decretato essere un diritto soggettivo riconosciuto alla persona reclusa.  Sono i cosiddetti “colloqui intimi”. Intimi forse è una parola grossa visto che la camera non era e chiusa dall’interno per renderla sempre accessibile al personale di polizia giudiziaria e che è stato approntato un sistema di video sorveglianza delle zone antistanti i locali destinati ai colloqui e anche dei percorsi per raggiungerle. Ma si sa: la sicurezza innanzitutto.  È un inizio e pare che le richieste siano numerose considerando che a fine 2024 erano poco meno di 17 mila i potenziali beneficiari dei colloqui riservati. Così anche in Italia, finalmente, si è aperta la stagione dell’amore ...

Settimanale di varia umanità carceraria C.C. di Monza Numero 16/25 20 aprile 2025 Domenica di Pasqua

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Ogni settimana riceviamo dal cappellano del carcere di Monza Don Tiziano Vimercati contributi "del tempo ordinario, settimanali di varia umanità" che vengono letti ai detenuti durante la messa della domenica. Abbiamo deciso di pubblicarli sul nostro blog perché riteniamo siano ulteriori testimonianze della vita carceraria Pasqua. .. Può succedere che accada qualcosa che ci rimane nella mente, e nel cuore, per sempre. O perché particolarmente bello e ci ha sorpreso; o troppo doloroso segnandoci profondamente. Oppure perché in una situazione tragica una luce si accende, al di là di ogni speranza. O per qualcosa di inedito, all’opposto di ciò che pensa la maggioranza, un gesto che i più definirebbero utopistico. Non so perché ma pensando alla Pasqua mi sono ricordato di un fatto, un po’ lontano nel tempo, 2014, che mi colpì molto e che non ho mai dimenticato. Qualcosa di straordinario è avvenuto quel giorno, il valore della vita più forte del desiderio di vendetta. Siamo in Iran...

Numero 15/25 13 aprile 2025 Domenica delle Palme: Passione del Signore. Settimanale di varia umanità carceraria C.C. di Monza

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Ogni settimana riceviamo dal cappellano del carcere di Monza Don Tiziano Vimercati contributi "del tempo ordinario, settimanali di varia umanità" che vengono letti ai detenuti durante la messa della domenica. Abbiamo deciso di pubblicarli sul nostro blog perché riteniamo siano ulteriori testimonianze della vita carceraria. Nella passione di Gesù  Mi hanno sempre colpito, quando mi trovavo in parrocchia, le celebrazioni del Venerdì santo: la via crucis, l’adorazione della croce fino al sabato sera, ma soprattutto, nel pomeriggio, la celebrazione della Passione del Signore. Silenzio assoluto durante la pur lunga lettura della Passione, emozione per la bellezza dei riti, parole bibliche che toccano il cuore, in cui ci ritroviamo. Credo sia questo il motivo di tanta partecipazione. Non ci sentiamo estranei rispetto ai riti, le parole ascoltate arrivano dritte al cuore. Al punto che ci ritroviamo nei personaggi, consolati ma anche addolorati. Cominciarono a domandarsi chi di loro ...

"Il mare" di Guglielmo, Emanuele e Giorgio

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O Dio mio!! Dove ci troviamo? OK !!  OK!!  Calmiamoci, questi due pezzi di legno che abbiamo in mano sono solo due remi, ci troviamo in mezzo  al mare seduti su di una piccola barchetta  priva di motore.  Il mare è  molto agitato, la notte è buia e pesta, cerchiamo di capire perché  non vediamo la luna che poteva illuminarci in mezzo a questo mare sempre più crespo, sempre più cattivo, sempre più minaccioso. Ad un tratto sentiamo un tuono e girandoci verso il presupposto sud , notiamo che sta  per avvicinarsi una forte tempesta. In un attimo la paura di entrare nel mezzo di questa tempesta e di diventare tre naufraghi  ci spinge a remare sempre più forte .  La paura di morire è altissima   e capiamo che solo noi   possiamo uscire da questa situazione sempre più difficile, minacciosa e complicata. Diciamo complicata perché non sappiamo se remiamo verso la direzione giusta se abbiamo le forze per affronta...

Silenzio di M.V.

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  Quando entri in carcere la prima cosa che noti è ciò che contiene: blindi, sbarre, celle e muri. Poi ti rimbalzano nella mente una serie infinita di rumori, alcuni dei quali ti rimarranno addosso per parecchio tempo. Difficilmente ti accorgi del vuoto e del silenzio che il carcere contiene. Quando li scopri ti sembrano dimensioni scomode che spesso ti rivelano verità che non vuoi vedere. Con il passare dei giorni (e soprattutto delle notti) scopri che vuoto e silenzio possono esserti amici.  Imparare ad ascoltare il silenzio e leggere il vuoto ti porta alla conoscenza di una dimensione più ampia delle mura che ti rinchiudono; una dimensione senza limiti, senza sbarre e soprattutto senza rumori.  Il silenzio è la tavolozza dove nascono i sogni, che spesso ti vengono in visita e seminano speranze, grazie alla luce di una stella e ai colori dell'arcobaleno. Quelle speranze che ti danno la forza ogni giorno di affrontare questa vita sospesa.

Numero 14/25 5 aprile 2025 Quinta domenica di Quaresima Settimanale di varia umanità carceraria C.C. di Monza

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  Ogni settimana riceviamo dal cappellano del carcere di Monza Don Tiziano Vimercati contributi "del tempo ordinario, settimanali di varia umanità" che vengono letti ai detenuti durante la messa della domenica. Abbiamo deciso di pubblicarli sul nostro blog perché riteniamo siano ulteriori testimonianze della vita carceraria. Senza pietre tra le mani   Donna dove sono? Nessuno ti ha condannata? E’ la domanda fatta da Gesù a una donna sorpresa in flagrante adulterio. La donna rispose: Nessuno, Signore. Come nessuno? Erano tutti pronti a scagliare le pietre contro di lei, si sentivano in diritto di punirla, aveva infranto le legge di Mosè. Quella donna era ormai vista come un corpo estraneo da espellere, aveva disonorato la comunità e non aveva più diritto di vivere. Allora, perché non c’era più nessuno? Perché ora accettano che anche una peccatrice possa continuare a vivere in mezzo a loro? Non gli importa più che la comunità possa presentare una facciata di rispettabilità? Non...