Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2025

"Il mare" di Guglielmo, Emanuele e Giorgio

Immagine
O Dio mio!! Dove ci troviamo? OK !!  OK!!  Calmiamoci, questi due pezzi di legno che abbiamo in mano sono solo due remi, ci troviamo in mezzo  al mare seduti su di una piccola barchetta  priva di motore.  Il mare è  molto agitato, la notte è buia e pesta, cerchiamo di capire perché  non vediamo la luna che poteva illuminarci in mezzo a questo mare sempre più crespo, sempre più cattivo, sempre più minaccioso. Ad un tratto sentiamo un tuono e girandoci verso il presupposto sud , notiamo che sta  per avvicinarsi una forte tempesta. In un attimo la paura di entrare nel mezzo di questa tempesta e di diventare tre naufraghi  ci spinge a remare sempre più forte .  La paura di morire è altissima   e capiamo che solo noi   possiamo uscire da questa situazione sempre più difficile, minacciosa e complicata. Diciamo complicata perché non sappiamo se remiamo verso la direzione giusta se abbiamo le forze per affronta...

Silenzio di M.V.

Immagine
  Quando entri in carcere la prima cosa che noti è ciò che contiene: blindi, sbarre, celle e muri. Poi ti rimbalzano nella mente una serie infinita di rumori, alcuni dei quali ti rimarranno addosso per parecchio tempo. Difficilmente ti accorgi del vuoto e del silenzio che il carcere contiene. Quando li scopri ti sembrano dimensioni scomode che spesso ti rivelano verità che non vuoi vedere. Con il passare dei giorni (e soprattutto delle notti) scopri che vuoto e silenzio possono esserti amici.  Imparare ad ascoltare il silenzio e leggere il vuoto ti porta alla conoscenza di una dimensione più ampia delle mura che ti rinchiudono; una dimensione senza limiti, senza sbarre e soprattutto senza rumori.  Il silenzio è la tavolozza dove nascono i sogni, che spesso ti vengono in visita e seminano speranze, grazie alla luce di una stella e ai colori dell'arcobaleno. Quelle speranze che ti danno la forza ogni giorno di affrontare questa vita sospesa.

Numero 14/25 5 aprile 2025 Quinta domenica di Quaresima Settimanale di varia umanità carceraria C.C. di Monza

Immagine
  Ogni settimana riceviamo dal cappellano del carcere di Monza Don Tiziano Vimercati contributi "del tempo ordinario, settimanali di varia umanità" che vengono letti ai detenuti durante la messa della domenica. Abbiamo deciso di pubblicarli sul nostro blog perché riteniamo siano ulteriori testimonianze della vita carceraria. Senza pietre tra le mani   Donna dove sono? Nessuno ti ha condannata? E’ la domanda fatta da Gesù a una donna sorpresa in flagrante adulterio. La donna rispose: Nessuno, Signore. Come nessuno? Erano tutti pronti a scagliare le pietre contro di lei, si sentivano in diritto di punirla, aveva infranto le legge di Mosè. Quella donna era ormai vista come un corpo estraneo da espellere, aveva disonorato la comunità e non aveva più diritto di vivere. Allora, perché non c’era più nessuno? Perché ora accettano che anche una peccatrice possa continuare a vivere in mezzo a loro? Non gli importa più che la comunità possa presentare una facciata di rispettabilità? Non...