"Il mare" di Guglielmo, Emanuele e Giorgio
O Dio mio!! Dove ci troviamo? OK !! OK!! Calmiamoci, questi due pezzi di legno che abbiamo in mano sono solo due remi, ci troviamo in mezzo al mare seduti su di una piccola barchetta priva di motore. Il mare è molto agitato, la notte è buia e pesta, cerchiamo di capire perché non vediamo la luna che poteva illuminarci in mezzo a questo mare sempre più crespo, sempre più cattivo, sempre più minaccioso. Ad un tratto sentiamo un tuono e girandoci verso il presupposto sud , notiamo che sta per avvicinarsi una forte tempesta. In un attimo la paura di entrare nel mezzo di questa tempesta e di diventare tre naufraghi ci spinge a remare sempre più forte .
La paura di morire è altissima e capiamo che solo noi possiamo uscire da questa situazione sempre più difficile, minacciosa e complicata. Diciamo complicata perché non sappiamo se remiamo verso la direzione giusta se abbiamo le forze per affrontare questo viaggio ma soprattutto abbiamo paura di rimanere senza forze. Pur essendo abituati a remare ogni giorno, ogni piccolissimo istante della nostra giornata ,ogni secondo ,ogni minuto della nostra vita cerchiamo di remare sempre più forte con la paura di arenarci su un atollo di sabbia o di incagliarci su uno scoglio senza poter proseguire il nostro rientro sulla terra ferma. Il mare diventa sempre più cattivo, la tempesta si avvicina a folle velocità e noi continuiamo a domandarci dove siamo diretti perché è chiaro che tutto e tutti sono contro di noi.
E la luna dove è finita? Noi amiamola luna e abbiamo bisogno di Lei ,della sua maestosità ,della sua luminosità che illumina il nostro percorso ,la nostra via e i nostri volti pieni di dolore ,di sofferenza ma soprattutto perché ci rappresenta la speranza che mai morirà soffocata dai nostri pensieri. Nel momento del nostro grande sconforto un grosso bagliore come un lampo ci illumina con una luce fortissima quasi da renderci ciechi. Nel frattempo il grande bagliore del lampo ci dà la possibilità di intravedere a circa due miglia dalla costa la sagoma di una persona in piedi. Ci domandiamo se tutti vediamo la sagoma di una persona , questo significa che la terra ferma ci sta aspettando e che i nostri sforzi di remare non sono stati a vuoto.
Ci asciughiamo le nostre facce o meglio i nostri volti stremati dalla fatica che si bagnano in continuazione perché il mare trasformandosi in mostro oscuro è diventato più cattivo -Sembrano gocce di rugiada che non si tolgono dai nostri volti dai nostri occhi . Remiamo sempre più forte ma ci sembra tutto inutile, quando ad un tratto il mare si calma e notiamo che verso ovest si sta alzando una fantastica luna piena che durante tutta la nostra remata ci illumina il percorso.
Da quel momento capiamo che il buon Dio ha deciso di aiutarci e di non regalare le nostre anime al mostro che in un attimo si è calmato- La luna illumina le nostre anime, le nostre menti, i nostri pensieri ma soprattutto illumina quella sagoma che ci aspetta sulla riva e che più ci avviciniamo più assomiglia ad una donna!!! Non ci crediamo ancora che in un attimo il nostro destino possa cambiare radicalmente .Infatti eravamo rassegnati a consegnare le nostre vite al mostro che non riuscivamo a domare!!! Arrivati a riva saltiamo giù dalla barca e la prima cosa che facciamo è tuffarci in segno di ringraziamento al mare che ci ha risparmiato e poi con calma ci avviciniamo a questa donna dal profilo ben definito. Rimaniamo senza parole dopo aver verificato che la sagoma che vedevamo in mezzo al “mostro” è una donna bellissima , donna con dei capelli lunghi e due occhi che sembrano due stelle del firmamento.
Con un cenno ci fa capire di avvicinarci a Lei, ci avviciniamo, ci abbraccia e con voce sottile e vellutata ci dice :” Amori miei, il vostro cuore, la vostra anima, la vostra forza di volontà a non mollare mai mi ha convinta a far sì che voi mi facciate compagnia nel mezzo di una grossa aurora boreale dove abito con tante mie sorelle.
Vi ho aspettato con molta passione e con molta voglia di abbracciarvi per asciugare il vostro volto e le vostre lacrime ma soprattutto per dirvi che la speranza è sempre l’ultima a morire .Bravissimi Tesori, ed Eroi Miei!! Vi dono il mio cuore e il mio amore “Detto ciò ci bacia sulla bocca e in un baleno scompare .Nessuno più parlava si sentiva solo il battito del cuore e dal quel momento decidiamo di chiamarla SPERANZA e più esplicitamente Donna della Speranza e dell’Amore !!!
Abbiamo capito che non possiamo vivere solo di dolori
e sofferenze e dopo aver ringraziato la luna , il mare ,la donna della speranza, ringraziamo il BUON DIO di averci dato questa
fortuna cioè di aver conosciuto LA DEA DELLA SPERANZA .
-dalla Casa Circondariale Sanquirico di Monza
Vi auguro con tutto il cuore di trovare la vostra "luna"
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