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Settimanale di varia umanità carceraria C.C. di Monza Numero 25/25 22 giugno 2025 Solennità Corpus Domini

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Logica eucaristica Di fronte a una situazione delicata gli apostoli si comportano in modo prevedibile, direi l’unico con un certo buon senso. Gesù, invece, propone un’altra scelta. Il giorno cominciava a declinare, dice il vangelo di oggi, ma la folla che aveva seguito Gesù non accennava a tornare verso casa. Una soluzione va trovata. Entrano in gioco pensieri che ci spingono da una parte o dall’altra. Sempre quando ci troviamo di fronte a scelte di un certo peso sono tanti le considerazioni che si fanno: che cosa possiamo realmente fare, quanto siamo coinvolti, quanto ci dovremmo impegnare, quanto rischiamo, ci guadagniamo qualcosa, in che misura sappiamo essere generosi. Gli apostoli si sentono inadeguati, non erano particolarmente egoisti, solo convinti di non poter fare nulla, cinquemila uomini da sfamare sono troppi per chiunque. Gli apostoli a Gesù: Congeda la folla perché vada nei villaggi a trovare cibo. Gesù agli apostoli: Voi stessi date loro da mangiare. Ciò che pensavano gl...

Settimanale di varia umanità carceraria C.C. di Monza Numero 24/25 15 giugno 2025 Santissima Trinità - Don Tiziano

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Perché, Signore, hai taciuto?   Come possiamo conoscere Dio? Di Lui cosa siamo in grado di dire? Soprattutto, se crediamo di aver capito qualcosa, quanto la nostra vita è segnata dalla sua presenza? In tanti lo hanno cercato, con tanta onestà, con sofferenza, con intima gioia, ma anche con delusione, insoddisfatti per risposte che non si trovano. Sembra che l’arguto scrittore Giuseppe Prezzolini sia l’autore di questo aforisma: Dio non mi risponde; e farò senza Dio. In tanti si allontanano da Dio, non sempre come rifiuto, ma per il suo silenzio, per il disinteresse verso l’umanità che sembra essere il suo modo d’agire, perché sembra assurdo credere nella sua esistenza quando accadono crimini orrendi. Nel romanzo “La peste” di Albert Camus, uno dei protagonisti, davanti al cadavere di un bambino, grida al prete: Questo qui almeno era innocente, lei lo sa bene. Mi rifiuto sino alla morte di amare questa creazione dove i bambini sono torturati. Un netto rifiuto di un Dio che permette ...

L’ arresto di F. Marco

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Una settimana prima del tragico momento, sospettavo già di essere indagato, e attendevo questo momento anche se mi illudevo non sarebbe mai arrivato. Sabato 20 luglio del 2024, intorno alle 10:30, ho fatto una video chiamata con mio figlio Mirko; in quel momento si trovava in spiaggia e ricordo che mi disse di ricontattarlo intorno alle 13:00. Mangiai in meno di un minuto e iniziai a dire ai miei anziani genitori che a minuti mi sarebbero venuti ad arrestare. Andai sul balcone a fumare una sigaretta e mi affacciai in strada, vidi tre auto dei carabinieri parcheggiate proprio sotto casa. Scesero sei carabinieri, allarmato dissi a mia madre di prendere la valigia e di aprire il portoncino, nel mentre, si affacciò anche lei e subito dopo iniziò il panico. Citofonarono e in pochi secondi li trovai tutti e sei  in casa. Il tenente mi disse che ero sottoposto al fermo: dovevamo andare alla caserma di Desio per potermi schedare e poi in carcere a Monza. Avevo una mano ingessata, ero a ...

Settimanale di varia umanità carceraria C.C. di Monza Numero 23/25 8 giugno 2025 Domenica di Pentecoste

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  Adesso, subito, questa sera uniti  C’è una possibilità, anche se siamo portati, e non a torto, a ritenerla molto improbabile. Siamo stanchi di vivere in un mondo dove non si riesce ad andare d’accordo, dove le distanze tra gli uomini anziché diminuire si fanno sempre più profonde, e si è incapaci di un vero dialogo preferendo ricorrere all’uso delle armi. Speriamo di essere anche stanchi, ma non ne sono tanto sicuro, di accettare che i poveri siano sempre più poveri, gli ultimi sempre ultimi. Speriamo che nel cuore di tutti ci sia almeno il sincero desiderio di pace (non quella sbandierata dai dittatori, anche democratici, di turno). Speriamo che i nostri occhi non debbano più vedere corpi straziati, e le nostre orecchie ascoltare notizie di intere famiglie distrutte, di popoli colpevolmente ridotti alla fame. La gente umile, la gente che non ha sporchi interessi da difendere, la gente non accecata dall’odio o dal fanatismo religioso, sa che cosa sia importante nella vita. E...

Settimanale di varia umanità carceraria C.C. di Monza Numero 22/25 1 giugno 2025 Ascensione del Signore

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Nella vita di Dio Non è qualcosa in più in cui credere il mistero dell’Ascensione. Come se non bastassero le domande che la risurrezione di Gesù ci pone. In realtà giunge a compimento l’unico mistero di Cristo: si è fatto uomo, è vissuto tra gli uomini, ha donato la vita facendosi servo e morendo sulla croce, è risorto, è tornato nell’intimità di Dio, e ci accompagnerà ancora nel nostro cammino inviandoci il dono promesso, lo Spirito santo. San Luca, nel vangelo di oggi, non si preoccupa di spiegarci i particolari dell’ascensione. Dice semplicemente: Gesù, mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. I discepoli, oltre che stupiti per quanto stava accadendo, troppo grande per essere compreso subito, avrebbero dovuto essere dispiaciuti e tristi perché Gesù, che avevano seguito e amato, se ne stava andando, non lo avrebbero più visto. Una splendida avventura sembrava chiudersi. A loro quell’avventura aveva cambiato la vita. Il vangelo invece dice che dopo esser...

Settimanale di varia umanità carceraria C.C. di Monza Numero 21/25 25 maggio 2025 Sesta domenica di Pasqua

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  . ..prenderemo dimora presso di lui  Non so se siamo più portati a compiere il bene o il male. Caino e Abele così diversi tra loro, eppur fratelli. Iniziamo la vita tutti allo stesso modo e un istante dopo si percorrono strade diverse. Accuditi, amati e seguiti con amore alcuni, sembra che per loro tutto sarà facile; altri altrettanto amati dai genitori ma in contesti di estrema povertà o guerra, sembra che per loro tutto sarà difficile; alcuni segnati da gravi problemi di salute che li accompagneranno per tutta vita, sembra che non dovranno mai smettere di lottare; altri ancora non amati, considerati prima un peso e poi una possibile risorsa ma non del tutto limpida, senza mai ricevere gesti di affetto, nessuna educazione se non quella negativa di comportamenti sbagliati, sembra che per loro le speranze siano poche. Si nasce tutti allo stesso modo, ma per la splendida avventura della vita c’è chi parte ben attrezzato, alle volte fin troppo, e chi invece senza neanche l’indi...

Settimanale di varia umanità carceraria C.C. di Monza Numero 20/25 18 maggio 2025 Quinta domenica di Pasqua

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Con quale amore? E’ proprio nuovo anche per noi il comandamento che ci lasciò Gesù? Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni e gli altri. Non certo nuovo se pensiamo a quante volte lo abbiamo sentito, o letto, o meditato. Al punto che lo percepiamo tutt’altro che nuovo, con il rischio di sottovalutarne la forza dirompente. Sempre nuovo invece, perché questo comandamento è un dono di Gesù che si rinnova e di cui ne abbiamo un estremo bisogno. Mantiene tutta la sua forza anche se è da duemila anni che Gesù lo ha insegnato, che la chiesa cerca di annunciarlo, da duemila anni che tanti cristiani lo hanno messo in pratica (e anche tanti santi uomini e sante donne non cristiane), ma anche da duemila anni che troppi cristiani né lo capiscono né lo vivono. Anche se non credo sia possibile riconoscere quelli che seguono questo comandamento da quelli che non lo seguono. Lo sappiamo seguire, oggi. Magari domani ce ne allontaniamo. O esattamente il contrario. Oggi chiusi in noi stessi, ...