Il mio futuro fuori dal carcere di Marco F
Ad oggi sono passati quasi 6 mesi di detenzione presso questa casa circondariale. Il 15 gennaio avrò un’udienza molto delicata che durerà parecchie ore; non ci sarà una via di mezzo in quanto punteremo con la mia innocenza ma in riferimento a come si terrà tale processo o sarò assolto o sarò condannato. Nel secondo caso rischierò dagli 8 ai 10 anni di reclusione… Se dovessi vedermi ad oggi fuori dal carcere, inizierei con il presupposto di essere libero. Vorrei puntare a mettere in atto una svolta a livello professionale in quanto il mio lavoro svolto dal 1999 ad oggi, non potrò più effettuarlo a causa della fedina sporca. La mia passione negli anni è stata sempre il settore immobiliare. Nel 2022 e inizio 2023 ho avuto la fortuna di entrare a far parte di un’agenzia privata come procacciatore di immobili. Punterei a ripropormi con la speranza di dare una svolta alla mia vita.
Vorrei anche trasferirmi dal mio paese ma, chiaramente avendo un figlio, non vorrei andare troppo lontano, comunque abbandonerei ogni cosa. Il mio paese è piccolo e non solo polizia e carabinieri mi conoscono, ma anche i cittadini hanno un’immagine di me allarmante a causa delle esperienze passate. Ho imparato che solo allontanandomi dalle situazioni, ricordi e vecchie abitudini potrò cambiare. Purtroppo quanto scritto sino ad ora, è quello che desidero, certo che lo voglio!! Ma la vita porta anche ostacoli. Mi reputo fragile e appena uscito da questo inferno, con un passato difficile, non potrò dimenticare il mio passato e il perché ad un certo punto della mia vita quando all’ età di soli 33 anni mi sentivo realizzato e arrivato ad ogni cosa, ho incontrato il demonio della cocaina.
Ho mandato a rotoli ogni cosa buona costruita con tanta fatica e tante rinunce. Nonostante abbia ormai fatto i conti con me stesso, non mi fido. Non mi fido di quel demonio perché è chimica e quanto forte possa essere, basta un millesimo di secondo per rientrare in quel tunnel. Nonostante mi sia preso cura di me percorrendo sette ricoveri psichiatrici e due anni della mia vita in comunità, ho seguito terapie psichiatriche e psicologiche, ho investito denaro in medicina con stimolazioni magnetiche, ho seguito molti percorsi psicologici con modalità d’ipnosi, ho seguito Sert, smi e villa Turno del San Raffaele di Milano. A oggi confermo che non mi fido e l’unico modo per cui posso cambiare drasticamente la mia vita, con la speranza di combattere l’astinenza, è arrivare un giorno a dire che ho solo brutti ricordi.
Desidero la libertà di vivere, la vera libertà che desiderano in molti anche fuori dal carcere, la libertà è un dono prezioso, avendo avuto un passato polidipendente, mi sono sempre privato della libertà. Questo è quello che voglio e combatterò per averlo, iniziando fin da qui, da dietro alle sbarre per arrivare al famoso giorno in cui sentirò l’appuntato nominarmi liberante.
Voglio uscire con la vera libertà di vivere serenamente e non dipendere più dalle dipendenze. Godermi la mia vita ma soprattutto riallacciare il vero rapporto con mio figlio e dedicargli tutto il mio tempo perchè è per me prezioso.
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