LA PRIGIONE PIÙ GRANDE DEL MONDO
È in Salvador e ospita 40.000 detenuti. L’ha voluta il presidente, Nahib Bukele, per combattere le bande che spadroneggiavano nel Paese. Ma adesso, alla violenza delle bande si è sostituita quella dello Stato. Tra le migliaia di arrestati, molti sono accusati di essere parte di gruppi illegali, un reato che comporta dai 20 ai 40 anni di prigione. Una volta dentro, i detenuti non hanno diritto a un avvocato o a comunicare con la famiglia. Noah Bullock, dell’organizzazione per i diritti umani Cristosal, ha documentato 3.400 casi di arresti arbitrari dall’inizio dello stato di emergenza e 70 mila persone arrestate solo nell’ultimo anno, inclusi minori, il più giovane dei quali ha solo 12 anni. «In pratica il governo può arrestare chi vuole e accusarli senza nemmeno dare loro la possibilità di difendersi», ha dichiarato Noah. «Detengono membri delle gang, ma anche persone innocenti. In questo contesto non c’è presunzione di innocenza ma presunzione di colpevolezza».
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