NATALE IN CARCERE di H.E.
Da Roma a
Milano, da Napoli a Firenze la popolazione detenuta di tutta l'Italia si
prepara a festeggiare il Santo Natale, sinonimo di pace, amore e solidarietà.
Nel carcere di Monza l'atmosfera natalizia inizia a sentirsi già nei primi
giorni di dicembre; per tutto il mese cerchiamo di accantonare tutti i problemi
per dare luogo ai preparativi. Si pensa ai regali da acquistare per i familiari
e ai biglietti di auguri da spedire nonostante la tristezza per il fatto che il
Natale è una festa che dovrebbe essere festeggiata con le persone più care.
Tutti cercano di organizzarsi in modo tale da poter avere un colloquio con i familiari il giorno più vicino al Santo Natale in modo da scambiarsi un abbraccio, farsi gli auguri o consegnare i regali. Regali che, per la maggior parte, sono manufatti preparati da noi, dove l'impegno, l'amore ed il tempo speso sono enormi. Per quasi tutto il mese di dicembre siamo in cerca di ricette tipiche natalizie, per poter mantenere viva la tradizione. Convivere con persone provenienti da più culture ci aiuta a conoscere e sperimentare le tradizioni di tanti diversi paesi. A portare un pezzo della casa di ciascuno di noi ci pensano i nostri familiari con i pacchi carichi di cibo preparati da loro. Qui in carcere durante tutto il giorno della vigilia, si cucina, si preparano dolci e si riscaldano i cibi arrivati da casa, per poi mettersi a tavola e cenare. Accogliamo con un applauso la nascita di Gesù Bambino e ci facciamo gli auguri, il giorno di Natale, invece, ha inizio molto presto perché la maggior parte di noi si prepara per la santa messa. Poi, ancora una volta, si ritorna ai fornelli per preparare il pranzo. E, come nel mondo di fuori che si va in visita da amici, parenti e conoscenti, all'interno del carcere i detenuti vanno in visita nelle celle altrui. Ci sediamo davanti a un caffè e un pezzo di dolce ci raccontiamo storie di Natale, storie sempre allegre perché almeno quel giorno ovunque deve regnare l'allegria perché la magia del Natale attraversi anche le alte mura di un posto come il nostro.
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