Paura di uscire dal carcere di L.L.


 


Penso che l’essere finito in carcere mi abbia fatto toccare il fondo. Un fondo da cui voglio uscire, e voglio partire a fare le cose serie da subito. Questa motivazione, è data dal fatto che mi permetterebbe di curare il problema che ormai mi porto dietro da anni e di entrare in comunità. Conosco molto bene la strada o per lo meno la montagna che mi spetta di scalare. Non vedo l’ora di incominciare il mio percorso, anche se in realtà il mio percorso ho deciso di iniziarlo dal 12/6/2024 a San Vittore. Entrato lì e poi spostato a Monza, io il mio percorso l’ho già iniziato in modo da entrarci quando sarà il momento già pronto. Dico che oltre alla motivazione, c’è molta paura, ed è positiva perché con la paura, hai un elemento in più per cambiare. Ma ecco la mia giornata. 

Come abitudine, la mattina in cella mi sveglio, prego, faccio colazione, mi confronto un po’ coi miei compagni di cella su ciò che non va. Mi alleno molto, mi lavo mangio, e faccio i colloqui che devo fare, e li faccio nel modo più serio possibile. Cerco di evitare tutto ciò che può intralciare il mio cambiamento. Questo è il mio modo abituarmi al carcere. Soprattutto sono molto fissato con la pulizia e tutti i giorni riordino la cella e cerco di tenerla pulita insieme ai miei compagni. Fuori la mattina andavo a lavorare, il mio lavoro era cameriere, in caffetteria, ristoranti. Qui si legano molte abitudini e bisogni. Io ancora oggi ho bisogno di quel lavoro, lo amo, ho bisogno del contatto con la clientela, mi piace ma soprattutto mi fa stare bene. Il problema è che mi porta all’uso della droga, c’è molta agitazione in quel lavoro, non è facile ma lo amo. Spero, anzi, sto lottando per riuscire a ritornare a farlo senza l’uso di sostanze. Questo è tutto. Lavorare in ristorazione è sempre stata la mia passione, lo faccio dal 2017. 

Ho iniziato in una tosteria in centro e poi ho scoperto anche la caffetteria, dove mi sono appassionato da subito, lavoravo il pomeriggio da solo: chiudevo il locale felice, ma dentro di me sembrava mancasse sempre qualcosa. Non so come, mai probabilmente volevo sempre la ciliegina sulla torta. Oggi aspetto di lavorare su me stesso e di fare in modo di riprendermi la mia passione, ma nel modo giusto! Grazie

- dalla Casa Circondariale di Monza

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