Non toglietemi la speranza perché è tutto ciò che mi resta di I.S.

 

"Un castigo e allo stesso tempo una scuola... il carcere quello che ci vuole è una buona resistenza mentale, tanta pazienza per difendere la propria testa. Non è un periodo sereno quello che sto passando, ma ho capito che si deve soffrire e non se ne può fare a meno.

Qui dentro nei pochissimi spazi, non c' è posto per passioni, emozioni e desideri, si vola con la fantasia. Voglia di voler volare oltre questi muri, e dalla triste e pazza realtà quotidiana, appoggiati su delle brande in ferro, dove la ruggine intacca anche l'anima.

Scrivere queste poesie lenisce il dolore, la poesia salvifica. La parola, la poesia, la narrazione hanno un ruolo auto-educativo, ti liberano da un peso enorme ...coprendo nell'immediatezza la mancanza degli affetti più cari. Cerco di sorridere, per accendere una luce timida, nel buio avvolgente. Cerco di ingannare la mia mente guardando la vita con altri occhi, da un’altra prospettiva pensando in positivo perché sono vivo e posso raccontare la mia storia dando il giusto peso alle cose, consapevole che della poca vita rimasta, scorre frenetica, senza sorriso e senza l'amore.

Non toglietemi la speranza perché è tutto ciò che mi resta."

 

 

 

 

 

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