DUE ORE D’ARIA IN PIÙ ANCHE AL 41 BIS

 


La Corte costituzionale ha deliberato che anche i detenuti sottoposti al regime del 41 bis possono godere di 4 ore d’aria invece di 2. Ricordiamo che il 41 bis prevede l'isolamento dei condannati in celle individuali che nello specifico contengono un letto, un tavolo e una sedia inchiodata a terra. Al suo interno il detenuto è controllato 24 ore su 24 e non possono esserci i suoi oggetti personali. Terribile. Il provvedimento è il risultato, tra gli altri più volte sollecitato dalla giustizia europea, di un reclamo di un detenuto del carcere di Sassari, recepito dal tribunale di sorveglianza e quindi trasmesso alla Consulta. Che lo ha recepito e ha sentenziato perché “contribuisce a delineare una condizione di vita penitenziaria che, soprattutto nella percezione dei detenuti, possa essere ritenuta più rispondente al senso di umanità”. Ma c’è un però. La direzione del carcere “per giustificati motivi” o per detenuti sottoposti “a sorveglianza particolare” può derogare alla sentenza della Corte. Siamo quindi punto a capo. L’accanimento verso chi sta in carcere è una prerogativa del nostro Stato. Infatti l’Avvocatura dello Stato, in rappresentanza del governo, nel dibattimento è stata fermamente contraria ad aumentare le ore d’aria sostenendo che “deve esserci un bilanciamento tra diritti e sicurezza” e che 2 ore d’aria in più aumentano il pericolo di  contatti tra detenuti illeciti. Cosa che, per la Consulta, invece deve essere garantita selezionando accuratamente i detenuti e “con l’adozione di misure che escludano la possibilità di contatti tra gruppi diversi di detenuti”. Che ci pensino quindi le direzioni delle carceri speciali a garantirla. Gd’A

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