LE RADICI DELLA SOFFERENZA di N.R.
" La verità altro non è che l’ultima bugia ritenuta vera" Oscar Wilde
“Tutto ciò che è creduto esiste”, questo aforisma indica il principio alla base dello stratagemma “creare dal nulla”, ovvero qualcosa che non esiste può produrre effetti concreti se viene ritenuto esistente. Credere in qualcosa, infatti – tutta la storia dell’uomo ce lo insegna – induce a scegliere e ad agire. Noi non crediamo nell’incertezza e quindi tendiamo ad aggrapparci a credenze per renderle vere o come base su come appoggiarsi. Nel mio forziere non conservo gioie bensì ricordi. Ma d’ugual valore. “Un mulinello formato dal vento alza polveri e sterpi”, nell’esercizio” inspirando sorrido” potreste anche chiedervi: perché sorridere se in me non c’è gioia? Questo perché l’atto del sorridere, in sé e per sé, è un allenamento come pratica quotidiana, il ladro che ti piace, il compito più importante per un avvocato consiste nel rendere la giuria del processo uguale al suo cliente. Nessuno si meraviglia che di regola preferiamo acconsentire alle richieste delle persone che all’apparenza si sembrano felici.
La cosa notevole invece è che questa regola semplice viene normalmente usata in centinaia di modi diversi da perfetti sconosciuti per indurci ad accettare le nostre richieste, portandoci anche a star male quando comprendiamo di essere stati soggiogati. Lo stratagemma che dovremmo sfruttare per tornare a uno status naturale, per ottenere questo risultato la nostra “bugia” deve apparire più significativa della loro “verità”. Del resto Oscar Wilde dice: <<la verità altro non è che l’ultima bugia ritenuta vera >>: “generare l’essere dal non essere” recita il libro della vita e della virtù indicando con ciò il creare dal nulla come stratagemma ideale e fondamentale per guidare la mente e le azioni, non solo degli altri cha anche dei nostri stessi comportamenti. A volte trattiamo male gli altri o noi stessi a causa dell’energia dell’abitudine. Dovremmo trattare noi stessi con rispetto, tenerezza e compassione. È molto importante: se sappiamo trattare con rispetto il nostro corpo e le nostre sensazioni, saremo capaci di trattare gli altri con lo stesso rispetto. È cosi che creiamo pace, libertà e felicità nel mondo. Ognuno di noi è in grado di farlo.
Abbiamo solo bisogno di un po’ di allenamento. Avere qualcuno con cui praticare è una fortuna: due persone o più che praticano possono sostenersi a vicenda nel coltivare quell’energia chiamata consapevolezza, consapevolezza nel camminare, consapevolezza del respiro e consapevolezza dell’interconnessione con gli altri. Ci sono momenti in cui la gioia genera un sorriso e il sorriso dicono che è contagioso. Se per esempio decidessimo di fare un pellegrinaggio, con il nome “pellegrinaggio per la pace le e la vita”, passeremmo molto tempo nelle strade vivendo da senza tetto regolarmente a contatto con i senza tetto, in contatto insomma con le condizioni dei senza diritti, degli emarginati, insieme a persone in evidente stato di sofferenza, ci potremmo porre delle domande effettive sul come stiamo effettivamente nella nostra vita? Cosa ci manca e cosa abbiamo di troppo?
Passando del tempo con loro riporta al continuo punto
essenziale nel quale comincio a identificarmi con più chiarezza le radici della
sofferenza.
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